Quest'oggi vorrei discutere con voi e cercare di approfondire il caso di Marta Grande deputata del movimento 5 stelle che dichiara di essere in possesso di una laurea valida sul territorio Usa e di un master di primo livello alla Luiss
Tutto parte da un articolo di libero:
http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1204464/La-grillina-Grande-come-Giannino--Giallo-sulle-lauree-all-estero.html
il pezzo segnala strane modifiche circa il curriculum della neo deputata in wikipedia in particolare viene fatta "sparire" la parola "laurea" nella definizione del titolo di studio che Marta Grande sembra equiparare ad una laurea triennale italiana, il "bachelor" of arts.
http://it.wikipedia.org/wiki/Bachelor_of_Arts
Non contento ovviamente della sola versione del quotidiano Libero ho deciso di consultare il sito web della ragazza in questione
http://martagrande.it/15/03/2013/lauree-master-e-fango/
nell'articolo della sua pagina internet ,Marta, smentisce di aver conseguito un master in Cina , d'altronde il documento scannerizzato e postato sul web parla chiaramente di "summer school" quindi non una vacanza ma una vacanza studio, (nulla a che vedere quindi con un master) , che impropriamente potremmo definire un "corso estivo" come fanno alcune università italiane per chi deve partire in Erasmus, in genere con programmi decisamente easy.
qui il documento che ho citato:
http://martagrande.it/doc/4.jpg
Veniamo quindi alla domanda delle domande Marta Grande ha una laurea triennale riconosciuta in Italia?
"Ho conseguito una laurea “Bachelor of Art” in Alabama, cui si accede dopo aver superato un esame dopo le scuole superiori. Un documento del consolato di Miami attesta a chiare lettere che il titolo ha valenza -cosa del resto ovvia- sul territorio statunitense ed offre la possibilità di continuare gli studi iscrivendosi ad un master di primo livello (del resto, anche in Italia, vi si accede non prima di aver conseguito una laurea triennale).
Parliamone anche perchè la dichiarazione di Marta , contiene secondo il mio parere alcune inesattezze(non so se siano state inserite di proposito o per inesperienza)
Partiamo dalla prima frase: a mio parere è veritiera ma Marta Grande non ci sta dicendo una cosa fondamentale: il bachelor of art non è affatto equivalente ad una laurea triennale italiana e tra poco spiegheremo come è possibile che una studentessa in possesso di un bachelor of arts possa essere iscritta ad una laurea magistrale come se avesse già sostenuto una laurea triennale in Italia.
Qui il documento:
Questo documento di per se in italia non ha alcun valore legale ma lo ha come Bachelor of art solo sul territorio statunitense , quindi in italia di per se non è una laurea ma può essere assimilato per la continuazione degli studi( e solo e unicamente per questo scopo) ad una laurea triennale SOLO previa approvazione dell'intero(o di una parte del) percorso di studi da parte di un consiglio di facoltà di un corso di laurea magistrale italiano.
Per dirla in due parole , il bachelor of art di Marta non vale nulla in italia fino a che un consiglio di facoltà italiano non decide che sia valido in TUTTI i suoi corsi per la continuazione degli studi presso una università italiana.
Marta Grande è riuscita a farsi riconoscere il suo Bachelor of art in Italia come fanno tantissimi studenti extracomunitari che pur avendo lauree ad esempio peruviane,albanesi o cinesi che di per se non varrebbero nulla in Italia(dato che non sono di un paese comunitario) grazie alla volontà espressa del consiglio di facoltà(che spesso è molto poco selettivo nei confonti della lauree straniere extracomunitarie) consentono a questi studenti di non sostenere i primi tre anni di studio di studi universitari in italia equiparando di fatto un titolo di studio extracomunitario che può essere molto differente da una laurea triennale italiana come percorso didattico già sostenuto.
Tutto si evince chiaramente dal documento del consolato generale a Miami che assolutamente non dichiara la valenza della laurea di Marta in Italia ma lascia aperta la porta ad un consiglio di facoltà italiano di considerare il titolo americano di Marta in toto o in parte come lasciapassare per l'accesso alla laurea magistrale(ex specialistica)talvolta(a discrezione del consiglio di facoltà anche sostenendo esami extra,cosa che purtroppo accade di rado...) o stranamente ai master italiani di 1° o 2° livello .
Questa ultima parte relativa ai master mi suona stranissima perchè in italia è consentito l'accesso ai master di secondo livello sono in presenza di una laurea magistrale o specialistica mentre i master di primo livello sono accessibili già con una laurea triennale.E' come se il Bachelor di Marta fosse ritenuto dal consolato quasi alieno alle sue prerogative di valutazione non sapendo apparamente come inquadrarlo.
Il master alla Luiss avviene come diretta conseguenza del lasciapassare che il consiglio di facoltà ha dato per l'accesso al master e come è ben specificato nella lettera ma non ,come invece sostiene Marta Grande un accesso automatico o una possibilità che dir si voglia di accedere ad un master senza previa valutazione del titolo.
"Un documento del consolato di Miami attesta a chiare lettere che il titolo ha valenza -cosa del resto ovvia- sul territorio statunitense ed offre la possibilità di continuare gli studi iscrivendosi ad un master di primo livello (del resto, anche in Italia, vi si accede non prima di aver conseguito una laurea triennale). "
L'ultima frase :
iscrivendosi ad un master di primo livello (del resto, anche in Italia, vi si accede non prima di aver conseguito una laurea triennale). "
è decisamente fuorviante in quanto il bachelor of arts non è affatto una laurea triennale italiana ed a differenza di quest'ultima deve essere preventivamente valutato per una qualsivoglia prosecuzione degli studi sia con una laurea magistrale che con un master.
Un mutuo riconoscimento quasi automatico di titoli universitari vi è unicamente con i paesi dell'Unione Europea e non risulta che gli Usa ne facciano parte ad oggi.
In sostanza nessuno dei due ha completamente ragione sia Marta e sia quotidiano Libero hanno fatto troppe omissioni in questa vicenda secondo il mio parere.