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domenica 7 luglio 2013

piste ciclabili suicide per i ciclisti a Milano?




Questa che vedete nella foto è viale Marche a Milano dove la giunta arancione di Giuliano Pisapia ha avuto l'idea, a mio parere poco brillante, di tracciare una riga gialla per creare una pista ciclabile.
Ho riscontrato  criticità in questa scelta del sindaco e della sua giunta:
Il primo punto da porre all'assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran è:
 come mai proprio sulla circonvallazione esterna  ,la più trafficata di Milano, si è scelto di fare una pista ciclabile attraverso la pittura di una striscia gialla?
Non c'è infatti divisione tra la pista ciclabile ed il resto della strada , si tratta altresì di un lungo vialone dove i veicoli prendono velocità considerevoli ed essendo la circonvallazione esterna c'è tutto il traffico dei camion pesanti i TIR, cosa estremamente pericolosa per i ciclisti (che non siano dei campioni).

Secondo e non meno importante aspetto , dalla giunta Pisapia hanno bloccato (quindi tolto alla circolazione dei veicoli a motore per creare la riga gialla)  una corsia.
Prima della creazione della striscia gialla si viaggiava su viale marche e lunigiana su tre corsie, ora solo su due.
Appena al di fuori delle ore di morta si formano quindi delle code ed il traffico è completamente bloccato.
L'inquinamento di conseguenza sale alle stelle gratuitamente per autisti, residenti e ciclisti.
Mi domando se si poteva pensare di fare la pista ciclabile sulle strade che sono parallele alla circonvallazione esterna , dove non c'è il traffico pesante dei tir, dove il traffico è più raro, dove c'è anche lo spazio per fare una pista ciclabile a lato di una strada ma evidentemente non si è presa in considerazione questa soluzione.
Forse è più facile per la giunta stendere una striscia gialla e far figurare che a Milano ci sono chilometri di piste ciclabili (da suicidio) .
Sarebbe altresì interessante conoscere i dati della centralina di rilevazione dell'inquinamento in zona come serie storica...