Twitter

sabato 11 febbraio 2012

la riforma del mercato del lavoro e l'articolo 18


Su questo,nonostante la complessità estrema del tema, bisogna chiedersi innanzitutto se l'Italia abbia o meno bisogno di una riforma del mercato del lavoro.
Fatto salvo questo aspetto si è passati alla disamina dei fattori che
,ad oggi,imbavagliano il mercato del lavoro.
Secondo me ci sono diversi gravissimi problemi:
il primo riguarda le tasse sulle imprese e sui lavoratori,abbiamo
riflettuto come questo sia uno dei veri problemi alla crescita,poiché
l'Italia è il primo paese come pressione fiscale in tutta europa.
Un secondo problema ,connesso al primo, è l'eccessivo costo della
macchina statale che ci costa più di un terzo a livello pro capite
rispetto alla germania soprattutto per via del fatto che in alcune
regioni il settore pubblico ha funzionato come ammortizzatore sociale
quindi mezzo per ottenere consensi alle elezioni e non per
l'efficienza dello stato.
Oltre a questo sembra che l'apparato statale sia intoccabile,si
ricorda infatti che il governo tecnico nel decreto milleproroghe ha
sbloccato il turnover nel pubblico impiego.
Diciamo che questa misura
non è esattamente di un taglio rigoroso della spesa pubblica...
Su questo aspetto Monti(per paura di rivolte sociali) non ha fatto ancora nulla.
Un terzo aspetto riguarda l'evasione dei tributi che arriva a superare
il 60%di quanto dovuto all'erario in alcune realtà.
A seguire ci si è informati sulle proposte sul tavolo del ministro
del lavoro Fornero e quali di queste possono dare un effettivo sblocco
al mercato del lavoro e ci siamo chiesti se la flessibilità,in quanto
tale,possa portare qualche beneficio alle imprese.
La risposte date dalla Fornero,in particolare quelle riguardanti gli
ammortizzatori sociali cioè sulla riduzione della cassa integrazione
coadiuvata con l'introduzione di un salario di cittadinanza   non 
sono sembrate andare in questo senso poiché  il salario di
cittadinanza sarebbe ben più risibile come importo della cig e
produrrebbe lavoro nero.
Per finire,stante tutte le considerazioni di qui sopra, ci si è
chiesti cosa è in se' l'articolo 18 e se sia la vera panacea di tutti
i mali sia della crescita sia dello spread troppo elevato.
Una revisione dell'articolo 18,nelle intenzioni del governo,
sbloccherebbe i licenziamenti di tipo economico per le imprese sopra i
15 dipendenti e abolirebbe l'obbligo della giusta causa del
licenziamento e del reintegro dello stesso in azienda se il lavoratore
risulta licenziato per motivi discriminatori.
Si è constatato che ,essendo il mercato italiano dominato di
piccole imprese,dove l'articolo 18,già ad oggi non si applica
,l'effetto riguarderebbe ben meno del 20% delle imprese italiane.
Quindi cosa sarebbe necessario per la crescita e stimolare le imprese
ad assumere?

fonti: 
http://www.pmi.it/economia/lavoro/news/6233/istat-imprese-italiane-la-media-e-4-dipendenti.html
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/20/tre-anni-senza-tutela-e-dopo/185170/
http://www.ilgiornale.it/milano/larticolo_18_formigoni_spacca_sindacati/11-02-2012/articolo-id=571632-page=0-comments=1
http://www.ilgiornale.it/interni/riforma_dellarticolo_18_salasso_contributi_e_atipici/11-02-2012/articolo-id=571534-page=0-comments=1
http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2012/2/8/ARTICOLO-18-Ecco-la-balla-dei-mercati-che-aiuta-Monti/240398/
http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2012/2/7/GAFFES-TECNICHE-Campiglio-i-prof-parlano-di-giovani-e-art-18-senza-i-dati/239876/

Nessun commento:

Posta un commento