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venerdì 11 aprile 2014

ERF il fondo di "redenzione" europeo: ulteriore austerità per gli italiani

Vorrei tornare a parlare di ERF o "European Redemption fund" quel famigerato fondo che a breve dovrebbe prendere in carico la parte eccedente al 60% del rapporto del debito pil in cambio di ulteriore austerità per rientrare dall'eccedenza con con la particolare facoltà di prelevare automaticamente parte del nostro gettito fiscale e di eseguire la (s)vendita delle quote in ENI, Finmeccanica, Poste, ENEL qualora non avessimo fatto abbastanza "compiti a casa" a parere degli esperti, di cui nemmeno uno italiano.

Il meccanismo dietro all'ERF è descritto molto attentamente e in maniera comprensibile a tutti dal Prof.Antonio Maria Rinaldi a questo link:


Per quanto mi riguarda ne avevo parlato brevemente indicando le parti più interessanti dei documenti ufficiali (in inglese) dove si possono reperire informazioni sull'erf su questo blog:


Vi confesso che quando ho sentito parlare di ERF la memoria più che al fiscal compact è tornata al cosiddetto Haircut dei bond greci.
Che cosa mi ha portato ad associare questo evento all'ERF?
Innanzitutto rileggiamo il contenuto tradotto in italiano di un comunicato ufficiale: 
"il Consiglio dei Ministri della Repubblica Ellenica ha approvato le variazioni agli emendamenti proposti il 24 febbraio 2012 relativi al piano di ristrutturazione del proprio debito, supportate dalle adesioni, su base volontaria[poi diventata obbligatoria ndr], da parte dei possessori delle obbligazioni repubblica ellenica.
Pertanto, l’offerta di scambio risulta essere obbligatoria in riferimento alle obbligazioni attualmente giacenti nel suo portafoglio:
Il rapporto di scambio prevede, per ogni 1000 Euro nominali portati in adesione:
• un controvalore complessivo pari a 315,00 Euro nominali suddiviso in 20 titoli di stato greci di nuova emissione aventi il seguente piano cedolare: 2% fino al 2015, 3% fino al 2020 e 4,3% dopo il 2020;
• un controvalore complessivo pari a 150,00 Euro suddiviso in 2 nuovi titoli emessi dall’European Financial Stability Facility (Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria) aventi i seguenti isin: EU000A1G0AF5 con scadenza 2013 ed EU000A1G0AG3 con scadenza 2014;
• una obbligazione con scadenza a 6 mesi emessa dall’European Financial Stability Facility (Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria) a fronte del pagamento degli interessi maturati ma non pagati sul titolo oggetto di scambio;
 un warrant denominato GDP Linked security Warrant ( ISIN GRR000000010 – MATURITY 2042), indicizzato al PIL greco.
Per ulteriori informazioni segnaliamo il sitowww.greekbonds.gr."

Notate niente?
Prima di tutto i risparmiatori subirono un haircut davvero consistente senza la possibilità di opporsi.Curioso che da li in avanti(ma forse anche prima) il meccanismo di questa Europa verso i contribuenti e gli Stati del Sud europa in particolare sia di imporre, mai di chiedere.
Che furono le banche tedesche ad essere maggiormente esposte sui titoli greci è cosa nota e che la stessa Grecia aveva messo in chiaro che sarebbe potuta uscire dalla moneta unica forse è meno conosciuto.

Dalla moneta unica, visto anche quanto successo in Grecia, sono dell'idea che non si possa uscire tramite referendum ma che deve essere una decisione POLITICA del governo.
Uscire da un sistema di cambi sostanzialmente fissi , cioè lo SME  e guadagnarci è possibile e lo ammisero anche gli euristi più convinti quali Mario Monti:


Tutto questo avvenne nel 1992 e come si può vedere non giravamo con le carriole nonostante l'uscita dallo sme e la svalutazione.

Tornando a bomba sull' efsf, la parte però che mi ricorda in qualche il funzionamento dell'ERF è questa:

un controvalore complessivo pari a 150,00 Euro suddiviso in 2 nuovi titoli emessi dall’European Financial Stability Facility (Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria) aventi i seguenti isin: EU000A1G0AF5 con scadenza 2013 ed EU000A1G0AG3 con scadenza 2014;
• una obbligazione con scadenza a 6 mesi emessa dall’European Financial Stability Facility (Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria) a fronte del pagamento degli interessi maturati ma non pagati sul titolo oggetto di scambio;
 un warrant denominato GDP Linked security Warrant ( ISIN GRR000000010 – MATURITY 2042), indicizzato al PIL greco.

Dettagli delle due obbligazioni qui:


Vediamo cosa è l'efsf e in cosa si è trasformato: https://it.finance.yahoo.com/notizie/efsf-esm-cosa-sono-differenze.html

Sfortunatamente l'efsf come avere intuito è stato sostituito dal MES.
Che cosa è il MES?
 Ci viene in aiuto questa intervista del Prof.Rinaldi; 

Il MES è riuscito a ridurre almeno lo spread? assolutamente NO!
Leggete qui:

E a cosa è servito allora il MES? 

"Avete presente quando per dare altri finanziamenti Geronzi “chiese gentilmente” a Tanzi di acquistare una azienda decotta che doveva dare un pacco di soldi a Capitalia? Bene, noi invece per avere il famoso “ombrello antispread” siamo stati “gentilmente invitati” acontribuire al fondo ESM per la percentuale che ha l'Italia nella BCE, oltre a quanto già previsto per il “vecchio” EFSF e a salvataggi vari ed assortiti: un conto da 20 miliardi, poco meno dell'intera IMU. In pratica, abbiamo dovuto contribuire con le nostre tasse a rimborsare parte dei debiti che i paesi messi peggio di noi avevano verso i loro creditori esteri, fra cui noi c'eravamo (se pure c'eravamo) in piccolissima parte. 

Ed ecco che diventano sinistramente profetiche le parole di Handelsblatt quando invocava la patrimoniale sulle ricche cicale del Sud. Altro che "la Germania non vuole pagare i nostri debiti"! Siamo noi che stiamo pagando per i loro debitori: i salvataggi di Monti che salvano gli altri."

del Prof.Bagnai

Quindi abbiamo già visto un fondo europeo, l' efsf , che in cambio di rigore estremo si propone di aiutare gli Stati (o le banche tedesche) in difficoltà, vero?

VOGLIAMO QUINDI FINIRE DENTRO ANCHE IL FONDO DI REDENZIONE EUROPEA?
Per quanto mi riguarda no, l'eurobond è solo uno specchietto per le allodole che verrà spacciato per solidarietà quando invece ci saranno prelievi forzosi automatici del fondo sulle nostre entrate fiscali e svendite del patrimonio pubblico decise in maniera unilaterale da altri.


Sempre più urgente quindi "RIPRENDERCI LE CHIAVI DI CASA" come ha suggerito il Prof. Rinaldi in molte occasioni.
Questo significa a mio parere smetterla di essere succubi di questi meccanismi europei automatici, di vincoli assurdi ed anacronistici come il 3% (deciso in un' ora e senza basi scientifiche http://www.dirittodicritica.com/2014/03/21/europa-deficit-pil-3percento-renzi-52162/ )
e delle altre regole assurde imposte dal trattato di Lisbona tra cui la regola del rispetto del 60% del rapporto debito Pil che peraltro nemmeno la Germania o la Francia riescono a rispettare:
Arrivati a questo punto c'è un solo modo di "RIPRENDERSI LE CHIAVI DI CASA" : uscire dall'euro con tutte le conseguenze magistralmente spiegate dal Prof.Borghi al sito  http://www.bastaeuro.org/docs/BastaEuro_comeusciredaincubo.pdf 
Altresì interessante di leggere Prof.Bagnai nel suo blog goofynomics: http://goofynomics.blogspot.it/2012/11/a-domanda-rispondo.html e il libro "Il tramonto dell' euro" dello stesso Prof. Bagnai e del Prof.Rinaldi il libro "Europa Kaputt" per comprendere meglio questa europa dell'austerità.