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sabato 12 aprile 2014

la troika oltre a far danni è illegittima?

In un programma televisivo molto famoso in Francia della tv pubblica , Ce soir ou jamais ,
 condotto da un presentatore di nome Frederic Taddei (famoso anche per essere" scomodo") si è discusso di un libro di un economista e deputato francese in cui è approfondito tra gli altri il tema della legittimità giuridica della famigerata Troika che tanto rigore ha imposto alla Grecia.Tengo a precisare che il libro è stato scritto da un deputato socialista francese e da uno conservatore austriaco, non da un "pericoloso" Lepenista o "populista" , epiteti che certi benpensanti tendono ad affibbiare troppo in fretta qui in Italia. La copertina del libro è quella che trovate in foto qui sotto.

L'economista Hoang Ncog comincia dal mettere in dubbio le basi giuridiche della Troika e della BCE oltre che della commissione europea.Tre soggetti non eletti che stiamo riscontrando avere molto potere e influenza su stati quali Cipro o la Grecia per decisioni che anzichè risolvere le crisi le hanno aggravate;  lo stesso Eurogruppo è una struttura informale che da quanto pare di capire da questo economista socialista non avrebbe mandato giuridico di intervenire e decidere delle sorti, ad esempio della Grecia.
Il deputato sembra suggerire che la Troika avrebbe preso decisioni all'oscuro dell'Eurogruppo e che ci sarebbe stato disaccordo nelle decisioni della Troika persino con la BCE e FMI.I parlamenti nazionali quindi si sono visti piombare dall'alto le decisioni della Troika e dell'eurogruppo.
Nel programma si sottolinea come le politiche di austerità e le decisioni della Troika non fossero la sola alternativa ma tra alcuni dei soggetti coinvolti ad esempio tra FMI(che insisteva per una ristrutturazione immediata del debito) e Troika  ci fosse dibattito su come risolvere le crisi.Le politiche di austerità avrebbero infatti ucciso la crescita e le entrate fiscali oltre a non riuscire a ridurre il debito.

Hoang Ncog riferisce anche che l'FMI  aveva previsto che ci sarebbe stata una SVALUTAZIONE SALARIALE (un abbassamento dei salari) interna alla Grecia PER MANTENERE LA GRECIA NELL'EURO (moneta artificialmente forte per la grecia) ed evitare che la stessa potesse tornare alla sua moneta sovrana; dato che come disse anche Fassina del pd "O si svaluta la moneta o si svalutano i salari".
Qui il video delle dichiarazioni di Fassina: https://www.youtube.com/watch?v=lVroCmRQmxg

A me per inciso pare decisamente che la svalutazione salariale per mantenere una moneta artificialmente forte , cioè l'euro, stia avvenendo anche in Italia.
L'economista francese sulla Grecia sottolinea come fosse logico che abbassando la spesa pubblica e riducendo i salari il debito non avrebbe potuto che aumentare e che la crescita non si sarebbe mai verificata.
Il rapporto debito/pil greco è passato dal poco più del 90% del 1999, al 129% del 2009(inizio "dell'assistenza" Europea) al 160% circa odierno. I fattori della crisi greca sono a tutt'oggi presenti,
Stesso discorso possiamo fare dell'Irlanda (debito pil dal 24% del 2007 al 120% del 2012) o del Portogallo (dal 70% del 2007 al 120% attuale).
Considerazioni economiche logiche che stranamente però in Italia suonano per taluni come "populiste".
Il dibattito tra commissione europea, bce ed fmi anche sul moltiplicatore fiscale che consente di verificare l'impatto di una riduzione della spesa pubblica o un aumento di tasse determinò che ci fu una sottostima dell'effetto recessivo delle politiche di austerità.
Lo steso parlamento europeo condannò durante la Troika e i Governi per le politiche di austerità per l'effetto recessivo causato: http://www.huffingtonpost.it/2014/02/13/troika-parlamento-europeo_n_4780175.html
La cosa strana, noto io, è che in Francia (come in Italia) pur potendo osservare che in altri Paesi, come la Grecia o il Portogallo, le politiche di austerità non hanno funzionato si è deciso comunque di applicarle in maniera sempre più vigorosa.E questo come giustamente sottolineato da Hoang Ncog è un paradosso.
L'Irlanda non aveva problemi di finanza pubblica fino allo scoppio della crisi, il rapporto debito Pil pre crisi era al 29%, la crisi era un problema di finanza privata, dalle banche, e non relativo al debito pubblico.
In Irlanda infatti la causa scatenante fu un boom immobiliare e finanziario (come avvenne anche in Gran Bretagna, che però risolse possedendo moneta sovrana) che scoppiò esattamente come come negli Usa con la crisi dei subprime (risolta anche li grazie al fatto di possedere banca centrale e moneta sovrane).
In Irlanda però banche furono quindi risanate con le finanze pubbliche attraverso politiche di austerità.
Si sottolinea durante la trasmissione anche come in Europa le politiche di austerità non siano state votate, non ci sia stata trasparenza, non si siano monitorati i conflitti di interessi, tra certi organismi europei e le banche in particolare (l'ERF, il fondo di redenzione europeo, vi ricorda nulla?) ; quindi chi è responsabile per ciò che fa la Troika? 
Si ricorda anche che il parlamento europeo è l'unico organo eletto del sistema europeo che non ha avuto possibilità di criticare o discutere o bloccare le politiche di austerità.Oltre a ciò il parlamento europeo non ha potuto accedere a documenti secretati e ci si domanda chi davvero prenda le decisioni in Europa e chi quindi abbia il potere.Lo stesso parlamento europeo, cosa altrettanto grave, non ha avuto modo di poter indicare quali fossero i conflitti di interesse tra la Troika e le banche private nella decisione delle politiche della Troika.


Anche L'illusion financière, dell'economista Gaël Giraud ricorda come le politiche di austerità non siano servite a nulla se non a salvare le maggiori detentrici del debito greco: le banche tedesche e francesi, e fu per questo che Bruxelles rifiutò assieme a BCE ed FMI di ristrutturare subito il debito greco (o aggiungo io di permettere, l'unica cosa saggia, l'uscita dalla moneta unica della Grecia) , per tentare di evitare penalizzazioni alle banche tedesche e francesi, le quali hanno pilotato alla fine la ristrutturazione del debito.
Si è vista quindi una distruzione della società greca per difendere gli interessi delle banche.
Per quanto riguarda l'austerità di bilancio può funzionare a detta di Giraud in un solo caso: se si può svalutare la moneta sovrana, in un periodo di forte crescita economica, come successe in Svezia negli anni 90.
L'austerità associata ad una crisi in un sistema di cambi fissi o con una moneta unica (peraltro artificialmente forte per i paesi del Sud) come l'euro non può funzionare e causerà una recessione generalizzata come quella che stiamo vivendo nell'eurozona.
La Francia diverrebbe il nuovo "malato d'europa se ci si incaponisce con il rigore.L'austerità è il contrario di ciò che va bene per la Francia.
Per chi poi sostiene che la soluzione sia un'armonizzazione fiscale (ancora una volta al rialzo?) dovrebbe domandarsi perché se non si è riusciti a tre l'armonizzazione fiscale anche solo due (Francia e Belgio, considerato quasi un paradiso fiscale per i francesi) o a 5 Stati , come ci si potrebbe ipotizzare di realizzarla su 28 Paesi?
Ad oggi un altro serio problema già richiamato prima da Hoang Ncog è quello del controllo delle ampie funzioni della commissione Ue (non eletta da nessuno) e delle forti ingerenze che questa subisce da potentati economici e lobbisti.
Opposto invece è il problema  che affligge Parlamento Ue che ha pochissime prerogative e che è l'unico organo europeo eletto dal popolo.
L'Unione europa per concludere si dimostra quindi affetta da un deficit democratico apparendo assolutamente tecnocratica oltre ad aver tolto agli Stati dell'eurozona quali Grecia ed Italia uno degli strumenti per poter superare una crisi: la sovranità monetaria (come abbiamo avuto modo di spiegare qui: http://lucabattanta.blogspot.it/2014/04/erf-il-fondo-di-redenzione-europeo.html )