Questo blog in genere si occupa di temi economici e sociali e mai sino ad ora era addentrato in tematiche psicologiche.
Mai avrei pensato di postare qui ciò che state per leggere se non fosse che mi interessa che una mia esperienza pregressa possa essere condivisa ma che sembra su una pagina Facebook , quella della Dottoressa Saccà, il commento del post dell' immagine, non debba venire inspiegabilmente pubblicato.
Il post della Pagina, come gli scritti della Dottoressa, li ho sempre apprezzati per la sua attività divulgativa e scientifica.
I miei pochi interventi erano molto graditi visti i numeri di like presenti ogni volta ma a questa tornata la pagina sembra non aver potuto accogliere il mio commento.
In ogni caso ecco sia il post originale che il commento.
Il post della Dottoressa lo riporto qui sotto:
E il mio inedito lo potete leggere qui:
Gli errori, del/la narcisista , sembrano avere , da parte dello stesso, sempre un motivo anche se, razionalmente (visto da fuori) è palesemente infondato; i tuoi errori (o mancanze o non raggiungimento di target sempre più alti fissati dal o dalla partner narcisista) sono sempre intollerabili e devono subire pesanti ritorsioni dal lato affettivo ed empatico.Non è amore, non è sorreggersi uno con l'altra , è un incubo da cui bisogna uscire al più presto.Mai illudersi che il/la narcista pensi a noi se quelle esigenze non sono funzionali ad un suo obbiettivo...e che siamo troppo duri verso di lei/lui perché è nelle nostre indecisioni, sensi di colpa (che crediamo di responsabilità ma sono scrupoli infondati) ed insicurezze che un/una partner di questo tipo si insinua e crede di averci in mano.Solo noi possiamo togliergli questo potere.La forza di manipolazione dei nostri sentimenti gliela stiamo fornendo noi.La dipendenza affettiva da un compagno/ compagna di questo tipo è un incubo(visto a mente fredda) non è mai abbastanza quello che si fa c'è sempre uno sminuire continuo atto a farci sentire in colpa e a controllarci ed umiliarci.Ho avuto alcune compagne di questo tipo ma vi sono anche alcuni uomini che hanno questo tipo di "atteggiamento ";attenzione a non cadere in trappola e se ci cadrete appena capite di stare superando il limite(che è soggettivo ma basato sul buon senso) tagliate i ponti nella maniera più decisa, breve e netta possibile e mai guardarsi indietro anche se, inizialmente(per i primi mesi), farà molto male ma farà meno male di continue vessazioni del/della narcista che saranno di vero e proprio mobbing psicologico e talvolta fisiche.Mai voltarsi indietro dopo aver riflettuto e deciso di lasciarlo ne va della nostra serenità interiore, dell'autostima e del rapporto con le successive persone interessanti che incontreremo su cui se non si agisce in questa il/la successivo/a finisce per pagare lo scotto dei danni creati su di noi dal/dalla partner narcisista .Prima ci si libera dando meno spazio possibile al narcista di agire con delle contromisure talvolta ricattatorie, meglio è, vi assicuro .Queste deduzioni purtroppo arrivano da esperienze personali con donne di questo tipo ma ho riscontrato "atteggiamenti" identici sono presenti anche in certi "uomini" .
Mi chiedo quindi : quali possono essere i motivi di un diniego alla pubblicazione da parte della pagina della Dottoressa Saccà contenendo, lo scritto di cui sopra, solo mie esperienze personali?
Penso che anche Francesca abbia la "netiquette", come la ho io, di avvisare gli interessati, salvo casi rarissimi e gravi, prima di bloccare una pubblicazione e che quindi non si tratti di censura spiccia o di timore immotivato della "concorrenza" ...
In ogni caso, visto che sicuramente non ci saranno le motivazioni indicate poco fa mi chiedo: quale modo migliore che pubblicarlo qui per dare visibilità sia al post, molto istruttivo, della Dottoressa sia al mio commento?
Sono sicuro che la Dottoressa Francesca Saccà non ne avrà a male...essendo persona schietta ed amando la libertà di espressione sua e degli altri...
